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Concorso miglior panettone, la parola al vincitore

Si è appena concluso un concorso molto carino che ha permesso a persone ‘normali’, quindi panificatori amatoriali, di confrontarsi con il lievitato principe della tradizione pasticcera italiana, cioè il panettone, ed essere giudicatida veri pasticceri.
Lo ha organizzato Valentina Venuti (blog Nondisolopane) in collaborazione con il Richemont Club.

La fase finale si è svolta al Sigep, dove domenica 24 gennaio i 16 finalisti (in larga parte membri del nostro gruppo) hanno presentato i loro panettoni casalinghi ad una giuria internazionale presieduta dal maestro Giorilli.

Ha avuto la meglio Giuseppe Caltagirone, che ha sbaragliato tutti con un punteggio davvero inarrivabile (550 punti); dietro di lui i bravissimi Erwin Cipriano (secondo con 529 punti) e Susanna Pellegrini e Riccardo Mingozzi (terzi a pari merito con 525 punti).

La vittoria di Giuseppe ci fa molto piacere perché egli è da sempre un riferimento importante per il nostro Gruppo: classico leader per carattere e capacità, il Calta è dotato di encomiabile altruismo e sconfinata disponibilità e si fa sempre in quattro per aiutare e dare consigli (e come non ricordare quelli mitici della Panettonata 2014?).

Domenica gli abbiamo scritto per complimentarci e dirgli che ci avrebbe reso orgogliosi se avesse avuto voglia di scrivere qualcosa in merito a questa sua esperienza e condividerlo con noi.

Detto… Fatto!

A voi il suo racconto, in perfetto e gradevolissimo Caltastyle, assieme al reportage foto/video dell’evento, per il quale ringraziamo gli amici presenti.

 

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Io non ci volevo nemmeno andare.

Intanto avevo archiviato – cause di forza maggiore – il lievito madre post panettonate natalizie. Troppo lavoro a gennaio, prove su prove a teatro, e poi le recite, con orari ogni giorno diversi che non ti lasciano la possibilità di pianificare: non potrò essere nemmeno al SIGEP il 24 gennaio, giorno della finale, per dire.

E poi le impastatrici: fuori una, poi fuori due. Rotte. Sequestrate dai riparatori sine die. Insomma una débacle. Ho pensato: e se fosse un segnale? Tu proprio a questa finale non devi partecipare. Lascia perdere va’, comincia a meditare sulle colombe, e intanto scavalca questo inverno impegnativo…

Poi però ci si è messa lei: la solita ostinata, che quando si mette in testa una cosa non gliela levi nemmeno con le bombe. Non vorrai mica mollare adesso, ti aiuto anch’io, un’impastatrice si rimedia, guarda quante volte l’hai prestata tu…

Perfino Pietro, di solito disinteressato alle vicende gastronomiche, di fronte a una competizione si è acceso: Dai papi, devi farli, devi partecipare, saranno buonissimi (lui non li assaggia nemmeno, non gli piace il panettone, n.d.r.).

Insomma comincio a rinfrescare, chiedo un’impastatrice a Roxy, una collega e amica gentile, e chiedo ogni tanto a Giovanna di fare un rinfresco quando proprio l’orario non me lo consente.

All’inizio sembra quasi inutile: completamente fermo.

Cavolo.

Chiedo un po’ di PM a Riccardo Mingozzi e lui mi spaccia un pezzo della sua, tra amici di “PerCorsi” si fa.

Rinfreschi singoli, doppi, asciutti e in acqua, ma nessuno dei metodi da chissà quali risultati: Cosa succede? A quanto sento in giro, tanti sono nella mia stessa situazione: lieviti spenti, risultati scoraggianti.

Che fare? Continuo! Menomale che ho almeno una bella fornitura della mia farina preferita: la Panettone Z del Molino Dallagiovanna, che non mi ha mai tradito: mai più senza!

Insomma tento un primo impasto: Bene dai, pensavo peggio!

La prima sfornata di 4 è soddisfacente, ma si potrebbe sperare di più. Uno sviluppo degno di nota, una bella forma, ma posso aspirare a migliorare.

Ritento, questa volta ne sforno 8, e comincio a pensare che sì, dovrei proprio fare in modo di andare a Rimini domenica 24, perché sono bellini, proprio bellini.

Pesiamo e ripesiamo, scegliamo il candidato migliore e poi la riserva del nonsisamai (sono al sicuro dentro scatole di latta, ma vuoi mettere se incrociamo una pallottola vagante?).

Spedizione a Rimini per la sola mattinata: levataccia alle 6 per il ritrovo delle 8, e alle 15,30 dovrò già essere in palcoscenico vestito, truccato e parruccato per la seconda recita dell’Attila di Giuseppe Verdi, in scena al Teatro Comunale di Bologna.

Insomma, sono riuscito a scappare di corsa dal SIGEP completamente digiuno (praticamente la tortura di Tantalo) e a perdermi la premiazione direttamente dalle mani del maestro Giorilli: da Guinnes dei Primati!!!

Però essere raggiunto in autostrada dalla telefonata di Milena Giunchi che mi gridava “Hai vintoooooooo” e mi passava Valentina Venuti è stato magnifico, e poi bellissimo vedere la stessa scena dal SIGEP nel filmato girato dagli amici del gruppo che erano lì a fare il tifo. Queste sono davvero cose senza prezzo!

E però no, che non poteva bastarmi: Vi pare che mi possa perdere una foto della premiazione, con il “mitico” Giorilli, la Valentina Venuti e l’attestato del Richemont Club?

Così, alla prima mezza giornata libera, martedì 26, rigiro la macchina verso Rimini e recupero alla grande: sono stati così carini da rimontarmi tutto il set, con tanto di pubblico, microfono, intervista dell’ottimo conduttore e marcia trionfale dell’Aida a palla.
E, da ultimo, il giudice peruviano che mi invita una settimana in Perù tutto compreso, con frequenza della loro scuola e tour gastronomico.

E chi poteva mai immaginare un risvolto simile?

Al di sopra della soddisfazione personale, la cosa più bella è stata vedere quanto conti far parte di un gruppo affiatato e coeso come “PerCorsi di Cucina”*, che affronta con umiltà il lavoro con i maestri e lavora con tanta passione e serietà da arrivare praticamente in massa a una finale come questa, dove poi tutti, al di là della circostanza che li pone in competizione, sono lì a supportarsi a vicenda e a gioire dei risultati di ciascuno.

 

* “PerCorsi di cucina” è un gruppo facebook di amatori della pasta madre (ad oggi sono circa 260 iscritti) che si fonda sulla passione per l’apprendimento e l’approfondimento di tecniche e ricette che riguardano la lievitazione naturale.
Per descriverne lo spirito, niente di meglio che la nostra autodefinizione sulla pagina facebook:
“Ci unisce una passione: tenere le mani in pasta e dalle mani far uscire cose belle e buone. Capita poi che, con la pasta, lieviti anche l’amicizia. Perchè nulla accade per caso.”

GALLERY:

La presentazione dei finalisti (video di Massimiliano Mazzurco)

Foto di Gruppo di partecipanti e panettoni

Assaggio, il panettone di Giuseppe

Momenti della valutazione da parte dei giudici

Consegna degli attestati ai finalisti

La premiazione dei tre migliori panettoni….

il maestro Giorilli, dispiaciutissimo, quando apprende che il primo classificato non è presente (grazie Morena Roana per il video!)

il vincitore, che riceve la notizia telefonicamente, mentre sta rientrando a Bologna.

Il secondo classificato, Erwin Cipriano, e i terzi a pari merito Susanna Pellegrini e Riccardo Mingozzi

Premiazione bis, due giorni dopo, con il maestro Giorilli che può finalmente premiare il vincitore

A casa del nostro ‘re panettone’

 

Alessia la Boss:
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