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Cuor di Colomba del Maestro Morandin

Happy Valentine’s Day Gruppo!!! Che l’amore sia con voi ❤️

Vi lascio i miei auguri con questo Cuor di Colomba del Maestro Morandin, perché, dopo lo strepitoso successo dei suoi panettoni (la ricetta più gettonata nel gruppo durante il periodo delle feste natalizie), non potevo esimermi dal provare anche la sua colomba.

Vi piace la forma alternativa? Credete che l’abbia scelta volutamente per festeggiare questa ricorrenza amorosa?

Emmmm, no, in realtà è nato tutto per caso ed il cuore è stato soltanto un ripiego.

Immaginate di aver perso un bel po’ di tempo per ricalibrare con attenzione la ricetta, visto che ne avevi una per oltre 20 kg di impasto che andava modificata per ottenere dosi più casalinghe…

Immaginate di aver rinfrescato giornalmente il lievito solido con ogni cura per oltre una settimana  (ebbene sì, dopo le panettoniadi avevo deciso di non estinguerlo e utilizzarlo anche per le colombiadi) ed averlo addirittura messo in acqua per i tre rinfreschi di quel giorno…

 

Immaginate di aver già separato i tuorli (delle uova delle galline felici del tuo babbo) e pesato tutti gli altri ingredienti…

Immaginate di aver già scolato i canditi, regalo graditissimo di un’amico che se li è preparati da solo e te li ha inviati in un pacco alternativo (diciamo così 😂😂😂)…

Immaginate di aver giá preparato la glassa e anche la crema pasticcera (si tratta infatti di una ricetta di colomba Morandin con crema)…

Immaginate che dopo tutto questo, sull’ora di cena, arrivi a casa il marito che avrebbe dovuto portarti gli stampi…

Immaginate che il marito rechi in mano una bella orchidea regalo di San Valentino anzitempo per una come te che non ama ricevere regali per le occasioni comandate (ahahah, chiamiamolo compromesso 😁😁😁), ma… non ha gli stampi!!! Se li è dimenticati e lo ammette con candore!!! 😱😱😱

L’orchidea ti impedisce di sbranarlo e allora ti dici: va beh! Uno stampo avanzato dallo scorso anno lo hai, con il resto ti inventerai qualcosa!!!

E dallo scaffale con il materiale da pasticceria scarti stampi ad albero di Natale, stampi da panettone alto, ed infine ti cadono letteralmente tra le mani stampi di carta a forma di cuore che neppure ricordavi di aver comprato…

E cuori siano!

Ignori la capienza ma insomma, andrai un po’ ad occhio.

Il primo impasto lo realizzi senza difficoltà e lo metti a lievitare in un contenitore reso graduato per l’occasione con acqua e pennarello indelebile 😉

Lievitazione notturna in cella come da manuale con triplicamento in 12 ore.

Secondo impasto stupendo, pirle soddisfacenti…

Supponi che gli stampi a cuore abbiano capienza da mezzo chilo dopo aver verificato che gli inizialmente calcolati 400 g sono davvero poco impasto e si perdono nel pirottino.

E la formatura?

Come si può disporre l’impasto in uno stampo a forma di cuore e avere un buon sviluppo in lievitazione/cottura?

Abolisci l’idea della pagnotta unica perché immagini che essa non riesca poi a riempire l’intero stampo…

Valuti di fare tre palline distinte messe un po’ distanziate come si fa con la torta Danubio, ma non sei troppo convinta…

Ti dici che un cuore è fatto di due metá che si incastrano perfettamente e potresti fare due pezzi dalla forma che parte rotondeggiante e finisce a punta…

Ci provi, ma lì per lì avresti quasi voglia di riammassare il tutto (paiono due chiappe 😂😂😂😂), poi però durante la lievitazione l’aspetto è sempre più di cuore e la superficie diventa talmente tesa che ti verrebbe quasi voglia di scarparli…

Ma ovviamente li glassi e poi via in forno,  dove la trasformazione è completa 😃

Ma che meraviglia!

Il cuore ti appare talmente perfetto che fai alzare il marito dal divano per farglielo  contemplare assieme a te davanti allo sportello del forno (romanticismi da panificatori incalliti) e addirittura lo ringrazi per essersi scordato quei benedetti stampi da colomba il giorno prima 😂😂😂

Anche la fetta non delude e il cuor di colomba ha mollica filante e morbidissima.

Ma la ricetta direte voi?

Ovviamente già inserita nel Lievitario nella categoria Pasquali (quindi qui).

E allora?

Non vi viene voglia di provarla?

 

Alessia la Boss:
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