Elena M.
Ho cominciato con la pasta madre perché non ne potevo più del cibo americano. Qualsiasi cosa si comperi qui sembra di plastica, anche le cose chiamate “organic”. In più stavo studiando, e passavo le mie giornate in casa, ore e ore a leggere e prendere appunti, lunghe sedute al computer ad elaborare dati, con risultati poco confortanti, sfiancanti pomeriggi passati a spremersi le meningi per produrre un paragrafo, mezza pagina. Avevo bisogno di qualche cosa di materiale, appagante, buono… e ho trovato la pasta madre! Non so come, perchè negli Stati Uniti non se ne sente parlare quanto in Italia, ma mi sono subito appassionata. Impastare mi rilassa e distoglie la mente dalle preoccupazioni, produrre qualche cosa di buono in tempi ragionevoli, ma senza fretta, mi tranquillizza e mi gratifica. Non provo cose difficili, non ne ho il tempo, sperimento un po’ ma non troppo e sono contenta così.
Avrei forse smesso dopo pochi mesi quando ho finito il dottorato, ma ho trovato il gruppo. Non so esprimere quanto mi meravigli ogni giorno a vedere tutte le cose buone che tutti i membri del gruppo sono capaci di produrre, l’ingenuità dei neofiti e la sapienza e generosità degli esperti; la ricchezza di esperienza, tradizione ed innovazione che c’è nel Lievitario.
Per me è uno stimolo continuo, una fonte di ispirazione e di saggezza, di creatività e di voglia di fare.
Elena Maggioni
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Commenti (1)
Gruppo La Pasta Madre » Buona festa della Liberazione
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[…] importanti lotte del passato che hanno potuto garantire la libertà del presente i temi di Amelia, Elena e Roberta. Buona lettura e buon 25 aprile a […]
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