Archivia per Aprile, 2015

Fabiana B.

Written by Alessia la Boss. Posted in Gruppo, Io la mia Pasta Madre e Voi

La storia fra me e la pasta madre è iniziata poco prima del Natale 2011, quando la Boss Alessia, che avevo conosciuto per caso al corso di preparazione al parto frequentato da mia figlia Chiara durante la sua prima gravidanza (anche Alessia era in attesa), spacciò un pochino di licoli a mia figlia, e lei, nonostante io non volessi, ne spacciò un po’ anche a me.
Io lo presi e lo misi in frigo convintissima che dopo le feste l’avrei gettato. Ogni volta che vedevo il barattolo dicevo tra me e me: “Che potrò mai farmene di quest’affare?”, ma non avevo il coraggio di disfarmene ed un bel giorno decisi addirittura di rinfrescarlo e usarlo… uno SCEMPIO, venne un pane che chiamarlo disco volante era fargli un complimento!! Cominciai così a stressare Alessia, alla quale, a differenza nostra, erano venuti fin da subito dei bellissimi pani, e lei con pazienza ci dispensava i suoi consigli. Poi un giorno, nel gennaio 2012, con Daria e Glores decise di creare un gruppo FB dove discutere proprio di pasta madre e scambiarci ricette e consigli. Non chiedetemi come né perché, ma mi ritrovai ad essere il primo membro effettivo del mitico gruppo “La Pasta Madre”, la prima esterna che chiese alle admin di poter entrare.
Da quel giorno, pian pianino, cominciai a conoscere e prendere sempre più confidenza con la mia “Carola” (così si chiama il mio licoli). L’ho amata e la amo ancora un sacco e quando sforno le mie prelibatezze è sempre una magia. Ne ho spacciata anche tantissima. Vorrei sempre migliorare ma per una persona che fino a 3 anni fa odiava impastare con tutta se stessa già fare quello che faccio è davvero un successo.
Un grazie di cuore a tutti i membri del gruppo e senza nulla togliere alle altre admin, passate e attuali, uno speciale ad Alessia con la quale ho condiviso più da vicino successi, insuccessi, momenti di condivisione e panificazione. TUTTO IL RESTO E’ STORIA RECENTE!!!!!!!!!!!!!!!

Fabiana Barsotti

Buona Pasqua!!!

Written by Alessia la Boss. Posted in Gruppo

Nell’augurarvi una Pasqua di serenità da trascorrere con le persone a cui più volete bene vi presentiamo oggi due storie che ci hanno colpito per i loro commossi ricordi e per il senso di famiglia che le pervade.

A voi i temi della nostra Liz e di Simona.

Simona L.

Written by Alessia la Boss. Posted in Gruppo, Io la mia Pasta Madre e Voi

Mi è sempre piaciuto cucinare e fino a poco tempo fa lo facevo con passione per il mio papà, un buongustaio che adorava le cose cucinate da me.
Quando la notte in cui è venuto a mancare mi chiamò al citofono mio fratello, avevo appena messo a lievitare il pane a forma di rosette. Così mio padre non ha mai assaggiato il mio ultimo pane con lievito di birra .
Da quel 4 novembre non volevo più cucinare, mi era passata la voglia. Da tempo avevo pensato di cominciare con il lievito madre e fare il panettone per lui per Natale, ma venendo a mancare lui, il mio assaggiatore, ci avevo rinunciato e non avevo voglia di provarci.
Poi dopo un po’, in un gruppo di forni sul fornello, ho ritrovato il coraggio di ricominciare a far qualcosa e mi è venuto sott’occhio un post che parlava del lievito madre e di un altro gruppo. Eravate VOI e mi sono iscritta. Piano piano mi è tornata l’idea di creare questo lievito magico che da tempo, già da quando ero bambina e vedevo la mia nonna che impastava quintali di farina per fare il pane con questo lievito “di casa”, mi incuriosiva. Con in me ancora forte il dolore per la perdita di mio padre mi sono tuffata in questa avventura e ho dato vita alla mia pasta madre.
Anche se mio padre non ha potuto assaggiarlo io ho fatto da pivella il mio primo panettone e l’ho fatto in suo onore, certa che ne sarebbe stato orgoglioso.
Grazie a voi, ai vostri consigli e al mio lievito, ho trovato il modo, impastando, di andare avanti giorno per giorno. Ogni cosa che preparo, la faccio pensando a mio padre, lui è vicino a me, ho la sua foto in cucina vicino a dove impasto, credo che lui mi guardi da lassù e sia felice di vedere che sto imparando tante cose e che continuo a cucinare. Ci sono tante persone a cui dono ciò che preparo, persone bisognose, e questo mi fa stare bene.
E’ buffo come questo piccolo lievito abbia cambiato la mia vita: mi abbia aiutato a superare il mio dolore e fatto conoscere belle persone, come Giancarlo, che considero il mio nonnino e che mi ha anche donato un pezzetto del suo lievito.  Mi sento voluta bene e siete per me una seconda famiglia.
Per me la pasta madre è casa, profumo di buono, di pane e biscotti,  è gioia negli occhi dei bambini quando porto loro qualcosa che ho appena sfornato, è amore impagabile, è un forno acceso che riscalda la mia casa e il mio cuore, quel cuore che si era raffreddato. E’ davvero magico questo lievito, perché altrimenti non mi spiego tutte queste belle cose che son venute fuori da un momento così brutto della mia vita. E la magia non è ancora finita, ho ancora tanto da imparare e da mostrare a mio padre: lui è lì che aspetta meraviglie e grazie a voi  e ai vostri consigli so che non lo deluderò.
Grazie a tutti per quello che fate per me, ve ne sono grata con tutto il mio cuore.

Simona

Antonella L.

Written by Alessia la Boss. Posted in Gruppo, Io la mia Pasta Madre e Voi

Il mio amore per il pane fatto in casa nasce così: una stanza con un camino, un grande tavolo in legno (‘sa mesa’), una donna forte con un fazzoletto in testa che ha i lembi tirati su per non infastidire il lavoro delle sue braccia robuste, un sofà sul quale, alle due del mattino, io bimba di tre anni aspetto l’arrivo di questa gran lavoratrice per aiutarla a fare il pane.
Visto che tutti me lo tenevano nascosto nessuno si è mai spiegato come io facessi a intuire il giorno del pane, ma io forse lo sentivo nell’aria e allora mi trovavo lì sveglia, pronta ad aspettare che la mia nonna arrivasse dalla sua camera da letto, iniziasse a impastare ed io a pasticciare.
Poi sono diventata grande e sono andata via dalla mia amata isola per incontrare l’amore della mia vita e quando la mia nonna paterna non era più tra noi oramai da molto tempo, ho iniziato a sentire io stessa il desiderio di fare il pane in casa, pane di semola ovviamente, perché in Sardegna pane vuole dire profumo di semola cotta nel forno a legna.
La moda della pasta madre era agli inizi e io mi sono messa a cercare informazioni. I primi esperimenti sono stati disastrosi, poi sono diventata mamma e tutto si è riassopito per poi risvegliarsi ancora quando per caso incontro un bellissimo gruppo di persone che con gioia mi insegnano a fare il pane. Conosco tante belle persone e tanti cuori e lì ancora sto di tanto in tanto… e la mia casa profuma di semola e non solo.

Con amore

Antonella Lizzeri