Pasta Madre Day Garfagnana 2017… con il sole nel cuore

Written by Alessia la Boss. Posted in #pmday, eventi, Gruppo, PmDay2017, spaccio

Dopo i racconti degli eventi Pasta Madre Day di Bresso e Piacenza da parte di Amelia e Francesca ecco (con un po’ di ritardo) anche la cronaca del Pasta Madre Day Garfagnana.

Di nuovo cerco di organizzare a Cascio (Lu), il mio ridente paesello da 400 anime che proprio quel giorno sarà lo scenario di una festa molto carina (e solitamente partecipata) tra i forni a legna del centro storico.
La mia postazione sarà una delle tappe del percorso degustativo, offrirò spacci e assaggi sulla via che conduce al torrione, prima della postazione dolci.
Ahimè non avrò il mio amico Claudio ad aiutarmi col forno a legna (aveva un impegno precedente e a malincuore ha dovuto dirmi di no), ma mio padre, che avevo ‘testato’ come infornatore durante la festa di compleanno dei miei bimbi, si è offerto di occuparsi delle cotture al suo posto. Al mio fianco avrò anche le mie fedelissime girlz Chiara, Tania, Fabiana e Manola, nostra signora della pizza.

Nella settimana precedente all’evento le previsioni del tempo cominciano a mostrare nubi nere e simboli di pioggia, ma voglio continuare ad essere positiva anche perché, se la festa che mi ospita venisse rimandata alla domenica successiva, io so già di non poterci essere (sarò ad un laboratorio tenuto dal maestro Giorilli): con le mie collaboratrici facciamo le macumbe antipioggia e ci suddividiamo le preparazioni da fare.
Nella mattinata di venerdì passo al Mulino di Piezza dove Aldo il mugnaio, gentilissimo, mi offre al solito la farina necessaria per gli impasti e gli spacci.

Ok, non manca più niente, ma venerdì sera, nonostante le macumbe… dejavu!!!

     

Come l’anno precedente l’ASR Cascio delibera di rimandare la festa (causa probabile maltempo) e io decido di tenere comunque il mio evento: non posso certo essere a capo dell’organizzazione del Pasta Madre Day nazionale con le coadim del Gruppo La Pasta Madre e lasciare scoperta la mia zona.

Tra l’altro con la manifestazione Cascio in Festa rimandata abbiamo uno spazio alternativo a quello originariamente a noi destinato e possiamo utilizzare la tensostruttura (al coperto) attigua alla ‘Stalletta’, il cuore degli eventi gastronomici organizzati dall’associazione paesana nel corso dell’anno… insomma, se pioggia sarà, non dobbiamo temerla!!!

Il programma è il seguente: invece di semplici assaggi cercheremo di organizzare un vero e proprio pranzo per le nostre famiglie e per chiunque voglia venirci a trovare, comprese le persone che magari ignorano che la festa principale sia stata rimandata. L’associazione sportiva ricreativa Cascio ci lascia la cucina a disposizione, abbiamo due forni a legna e ne abbiamo pure due a gas, mi sento in una botte di ferro 🙂
A parte ciò che decidiamo di preparare in anticipo, il programma prevede una infornata di pane in mattinata e un bel po’ di pizze e focacce per pranzo/merenda, ma è tutto da vedere al momento perché a parte i nostri familiari non sappiamo bene se qualcuno verrà e nel caso quante persone.

Arriva il gran giorno e visto quanto ha piovuto durante la notte mi dico che han fatto benissimo a rimandare la festa. Splende un sole appena appena pallido e la temperatura è freschina.

Carico in auto tutte carabattole necessarie tra cui  i 9 chili di impasto Manola che stazionano nel mio frigo assieme a 6 pagnotte messe la sera precedente nei cestini.

Alle 10 sono ‘al pezzo’ e questo sia in senso sia letterale che metaforico, visto che lo spazio dove saremo operativi si chiama da sempre ‘Il Pezzo’.
Mi aspetto di infornare immediatamente il pane visto che avevo chiesto a mio padre di accenderlo per tempo, ma… lo ha appena acceso e c’è da aspettare!!! Poco male, già sapevo quando ho arruolato mio padre che mi sarei dovuta dimenticare l’impeccabile organizzazione di Claudio… le pagnotte continueranno a stazionare in frigo fino a che il forno non sarà a temperatura.

Con Tania facciamo i panetti per la pizza e nel frattempo iniziano ad arrivare le altre: Manola con altro impasto pizza (già perché non poteva proprio esimersi dal portare Pizza Manola Original) e Fabiana e Chiara con un sacco di altre bontà.

Iniziamo ad allestire la postazione spacci e assaggi con la puntigliosissima Chiara che controlla che ci sia bilanciamento perfetto di disposizione, forme e colori. Anche la presona del contest #rubaricetta ha il suo posto in primo piano visto che sarà comunque inviata soltanto l’indomani a colei che è stata estratta per riceverla.

      

Il menu propone: brioche salate farcite, il rustico della Liz, la mia focaccia no stress ai semini misti, pane con affettati vari tra cui il meraviglioso lardo portato da Manola, pizza cotta nel forno a legna, taralli e ritz con esubero, pan nutellotto, buccellato di Lucca, briochine allo yogurt con crema di nocciola, insomma, ce ne sarà per tutti i gusti… non si dovrebbe patir la fame!!!

    

    

Per la cottura del pane abbiamo qualche difficoltà perché per la fretta (soprattutto di mio padre!) e per il fatto che probabilmente il forno a legna che stiamo usando non veniva acceso da un po’, lo inforniamo che la temperatura è ancora un po’ bassa: il colore della crosta lascia un po’ a desiderare e lo sviluppo non è ottimale, ma insomma, al gusto è ottimo anche perché le farine macinate a pietra del mulino di Piezza danno davvero un sapore unico.

Per le pizze siamo però costrette a rifare fuoco, quindi in attesa di iniziare a sfornarne e dare avvio al pranzo collettivo, dobbiamo tenere un po’ a bada un’orda di famelici impazienti. Essi sono però premiati dell’attesa perché a detta di tutti  ogni cosa è ottima, soprattutto la pizza che con la cottura nel forno a legna dà il meglio di sé.
Tra gli ospiti della nostra tavola abbiamo anche palati sopraffini che riescono a percepire il retrogusto di miele dell’impasto Manola original, il primo che cuociamo (Manola aveva infatti messo alcuni GRAMMI di miele).

    

    

    

Nel pomeriggio si ha un gran temporale con temperature in discesa libera e in barba al calendario siamo costretti ad aumentare il carico ed indossare sulle felpe pure i piumini che previdentemente ci eravamo portati… proprio un indimenticabile maggembre!!!!

La bellissima giornata termina con la cottura nel forno a legna di filoncini realizzati con l’avanzo di palle della pizza, stavolta la cottura è perfetta e i panini sono distribuiti da portare a casa a mo’ di ringraziamento ai presenti che sono rimasti a sfidare il freddo con noi.

    

    

    

Torniamo a casa stanchi ma felici di essere comunque riusciti a portare il sole in una giornata di pioggia e maltempo grazie alla forza della semplicità e della condivisione.
Un grazie speciale a chi è passato a trovarci, alle mie collaboratrici e al santo uomo del mio papà che, seppur brontolando, è stato una giornata intera davanti al forno.

  

A sera mi metto a riguardar le foto e scopro con rammarico di non averne una davvero di gruppo, visto che quando a fine giornata ne abbiamo scattata una, Manola era già andata via.

Allora chiedo alla mia esperta in photoshop Amelia di porre rimedio… basta poco, che ce vo ahahahaha

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