Antonella P.

Written by Alessia la Boss. Posted in Gruppo, Io la mia Pasta Madre e Voi

La pasta madre, il lievito naturale, “ o criscit”… è così che lo chiamiamo a Napoli ed è così che lo chiamavano mia mamma e mia nonna, le quali facevano il pane per guadagnare qualche soldino.
E’ stata la mia mamma ad insegnarmi come si fa il pane. Con lei ci divertivamo spesso a mettere le mani in pasta. Ricordo che mi diceva sempre: ‘Impasta, impasta. E’ faticoso vero? Ma vedrai che soddisfazioni!’
E aveva ragione!  Però, il destino mi ha costretta a mettere da parte questa passione e quasi abbandonarla del tutto, fino a quando, iscrivendomi ad un gruppo di cucina, ho visto delle foto che raffiguravano panini. Erano panini meravigliosi, fatti con lievito madre. L’artefice di tanta bontà era Margherita Bartolomeo. E’ stata lei ad ispirarmi e a farmi ritornare la voglia di creare. Lei mi ha parlato del vostro gruppo. Così il 3 novembre 2013 inizia la mia grande avventura e nasce la mia pasta madre con sola acqua e farina.
Mi sono iscritta al vostro gruppo e ho scoperto un mondo soffice e buono. Mi avete aiutata tanto e in un periodo difficile, grazie alle vostre meravigliose creazioni, mi avete fatto ritrovare la voglia di mettermi in gioco.
Ora sperimento le vostre ricette e mi diverto molto e ogni volta che sforno il pane sento l’odore della mia mamma!
Grazie a ognuno di voi,  grazie per quello che mi avete insegnato, grazie per ogni volta che mi avete consigliato e supportato. Siete un gruppo (famiglia) meraviglioso.

Fabiana B.

Written by Alessia la Boss. Posted in Gruppo, Io la mia Pasta Madre e Voi

La storia fra me e la pasta madre è iniziata poco prima del Natale 2011, quando la Boss Alessia, che avevo conosciuto per caso al corso di preparazione al parto frequentato da mia figlia Chiara durante la sua prima gravidanza (anche Alessia era in attesa), spacciò un pochino di licoli a mia figlia, e lei, nonostante io non volessi, ne spacciò un po’ anche a me.
Io lo presi e lo misi in frigo convintissima che dopo le feste l’avrei gettato. Ogni volta che vedevo il barattolo dicevo tra me e me: “Che potrò mai farmene di quest’affare?”, ma non avevo il coraggio di disfarmene ed un bel giorno decisi addirittura di rinfrescarlo e usarlo… uno SCEMPIO, venne un pane che chiamarlo disco volante era fargli un complimento!! Cominciai così a stressare Alessia, alla quale, a differenza nostra, erano venuti fin da subito dei bellissimi pani, e lei con pazienza ci dispensava i suoi consigli. Poi un giorno, nel gennaio 2012, con Daria e Glores decise di creare un gruppo FB dove discutere proprio di pasta madre e scambiarci ricette e consigli. Non chiedetemi come né perché, ma mi ritrovai ad essere il primo membro effettivo del mitico gruppo “La Pasta Madre”, la prima esterna che chiese alle admin di poter entrare.
Da quel giorno, pian pianino, cominciai a conoscere e prendere sempre più confidenza con la mia “Carola” (così si chiama il mio licoli). L’ho amata e la amo ancora un sacco e quando sforno le mie prelibatezze è sempre una magia. Ne ho spacciata anche tantissima. Vorrei sempre migliorare ma per una persona che fino a 3 anni fa odiava impastare con tutta se stessa già fare quello che faccio è davvero un successo.
Un grazie di cuore a tutti i membri del gruppo e senza nulla togliere alle altre admin, passate e attuali, uno speciale ad Alessia con la quale ho condiviso più da vicino successi, insuccessi, momenti di condivisione e panificazione. TUTTO IL RESTO E’ STORIA RECENTE!!!!!!!!!!!!!!!

Fabiana Barsotti

Buona Pasqua!!!

Written by Alessia la Boss. Posted in Gruppo

Nell’augurarvi una Pasqua di serenità da trascorrere con le persone a cui più volete bene vi presentiamo oggi due storie che ci hanno colpito per i loro commossi ricordi e per il senso di famiglia che le pervade.

A voi i temi della nostra Liz e di Simona.

Simona L.

Written by Alessia la Boss. Posted in Gruppo, Io la mia Pasta Madre e Voi

Mi è sempre piaciuto cucinare e fino a poco tempo fa lo facevo con passione per il mio papà, un buongustaio che adorava le cose cucinate da me.
Quando la notte in cui è venuto a mancare mi chiamò al citofono mio fratello, avevo appena messo a lievitare il pane a forma di rosette. Così mio padre non ha mai assaggiato il mio ultimo pane con lievito di birra .
Da quel 4 novembre non volevo più cucinare, mi era passata la voglia. Da tempo avevo pensato di cominciare con il lievito madre e fare il panettone per lui per Natale, ma venendo a mancare lui, il mio assaggiatore, ci avevo rinunciato e non avevo voglia di provarci.
Poi dopo un po’, in un gruppo di forni sul fornello, ho ritrovato il coraggio di ricominciare a far qualcosa e mi è venuto sott’occhio un post che parlava del lievito madre e di un altro gruppo. Eravate VOI e mi sono iscritta. Piano piano mi è tornata l’idea di creare questo lievito magico che da tempo, già da quando ero bambina e vedevo la mia nonna che impastava quintali di farina per fare il pane con questo lievito “di casa”, mi incuriosiva. Con in me ancora forte il dolore per la perdita di mio padre mi sono tuffata in questa avventura e ho dato vita alla mia pasta madre.
Anche se mio padre non ha potuto assaggiarlo io ho fatto da pivella il mio primo panettone e l’ho fatto in suo onore, certa che ne sarebbe stato orgoglioso.
Grazie a voi, ai vostri consigli e al mio lievito, ho trovato il modo, impastando, di andare avanti giorno per giorno. Ogni cosa che preparo, la faccio pensando a mio padre, lui è vicino a me, ho la sua foto in cucina vicino a dove impasto, credo che lui mi guardi da lassù e sia felice di vedere che sto imparando tante cose e che continuo a cucinare. Ci sono tante persone a cui dono ciò che preparo, persone bisognose, e questo mi fa stare bene.
E’ buffo come questo piccolo lievito abbia cambiato la mia vita: mi abbia aiutato a superare il mio dolore e fatto conoscere belle persone, come Giancarlo, che considero il mio nonnino e che mi ha anche donato un pezzetto del suo lievito.  Mi sento voluta bene e siete per me una seconda famiglia.
Per me la pasta madre è casa, profumo di buono, di pane e biscotti,  è gioia negli occhi dei bambini quando porto loro qualcosa che ho appena sfornato, è amore impagabile, è un forno acceso che riscalda la mia casa e il mio cuore, quel cuore che si era raffreddato. E’ davvero magico questo lievito, perché altrimenti non mi spiego tutte queste belle cose che son venute fuori da un momento così brutto della mia vita. E la magia non è ancora finita, ho ancora tanto da imparare e da mostrare a mio padre: lui è lì che aspetta meraviglie e grazie a voi  e ai vostri consigli so che non lo deluderò.
Grazie a tutti per quello che fate per me, ve ne sono grata con tutto il mio cuore.

Simona

Antonella L.

Written by Alessia la Boss. Posted in Gruppo, Io la mia Pasta Madre e Voi

Il mio amore per il pane fatto in casa nasce così: una stanza con un camino, un grande tavolo in legno (‘sa mesa’), una donna forte con un fazzoletto in testa che ha i lembi tirati su per non infastidire il lavoro delle sue braccia robuste, un sofà sul quale, alle due del mattino, io bimba di tre anni aspetto l’arrivo di questa gran lavoratrice per aiutarla a fare il pane.
Visto che tutti me lo tenevano nascosto nessuno si è mai spiegato come io facessi a intuire il giorno del pane, ma io forse lo sentivo nell’aria e allora mi trovavo lì sveglia, pronta ad aspettare che la mia nonna arrivasse dalla sua camera da letto, iniziasse a impastare ed io a pasticciare.
Poi sono diventata grande e sono andata via dalla mia amata isola per incontrare l’amore della mia vita e quando la mia nonna paterna non era più tra noi oramai da molto tempo, ho iniziato a sentire io stessa il desiderio di fare il pane in casa, pane di semola ovviamente, perché in Sardegna pane vuole dire profumo di semola cotta nel forno a legna.
La moda della pasta madre era agli inizi e io mi sono messa a cercare informazioni. I primi esperimenti sono stati disastrosi, poi sono diventata mamma e tutto si è riassopito per poi risvegliarsi ancora quando per caso incontro un bellissimo gruppo di persone che con gioia mi insegnano a fare il pane. Conosco tante belle persone e tanti cuori e lì ancora sto di tanto in tanto… e la mia casa profuma di semola e non solo.

Con amore

Antonella Lizzeri

Temi… (in)versi

Written by Alessia la Boss. Posted in Contest, Gruppo

Nuovo appuntamento del fine settimana con la rubrica Io, la mia Pasta Madre e Voi.

Stavolta pubblichiamo due componimenti che si sono distinti dalla massa per non essere scritti in prosa, ma in versi: a voi le poesie di Carlotta e Gaia!!!

Vi ricordiamo anche che mano mano che saranno pubblicati troverete tutti i temi qui in alto nella categoria “CONTEST” sotto la Voce IO LA MIA PASTA MADRE E VOI!

Carlotta G.

Written by Alessia la Boss. Posted in Gruppo, Io la mia Pasta Madre e Voi

Pasta madre? Grazie no!

Ho il lievito di birra, di che me ne fo?

Poi c’è la Boss, che su Facebook ho amica,

che pubblica impasti senza fatica.

Davvero con la PM si può far tutta quella roba?

Iscrivimi al Gruppo che faccio una prova!

Autoprodurmela? No, mai!

Menomale c’è Chiara che mi toglie dai guai!

Mi spaccia una poltiglia, ma non è una sòla!

Mi piace da subito e la chiamo Lola.

Un impasto dietro l’altro con in mezzo qualche errore,

Ecco… è così che è nato un grande amore!!!

(Carlotta Giannelli)

Gaia M.

Written by Alessia la Boss. Posted in Gruppo, Io la mia Pasta Madre e Voi

(Questa è la storia di un po’ d’acqua e farina… dal cui abbraccio nacque Blobbina)

Con tutta me stessa t’ho desiderata

e finalmente, quel dì d’Ottobre, sei nata.

Pian pianino hai preso forza

e adesso più nessuno ti smorza!

Bella, pimpante e rigogliosa

di te son molto orgogliosa.

E quando il pane assaggio

ha il sapore di un viaggio,

in camper, barca e treno,

con la pioggia, il vento e il sereno,

in Croazia e Tunisia,

questo è amore, mamma mia!

Parte di te ha preso la via,

t’ho condivisa con allegria,

in viaggio per tutto lo stivale e oltre,

di entusiasmo e accoglienza, una coltre.

Nel bel mezzo di un fermento

colgo un gruppo e mi alimento

di entusiasmo, gioia e follia,

qui mi sento a casa mia!

Dieci mila e più persone,

tanta la condivisione!

Di ringraziar io non la smetto:

Bertoncini,  Marchetti e Bonifetto

siete admin assai capaci…

E che il sole vi baci!

(Gaia Marchese)

Emanuela F.

Written by Francesca Giovanna Marchetti. Posted in Io la mia Pasta Madre e Voi

Beh che dire, è un po’ che non scrivo un tema e ve ne accorgerete subito dalla punteggiatura, dagli errori di ortografia e dalla mia specialità… andare fuori tema!!!
Ma non m’importa e non lo rileggerò neppure, perché ciò che conta non è la forma ma il fatto che esso sia un pensiero dedicato, più che alla pasta madre in sé, a quello che di buono essa ha portato nella mia vita.
Intendiamoci, non è che io abbia una vita vuota o triste, anzi, in molti si chiedono, dove cavolo io trovi il tempo e la voglia di impastare, ma loro, gli altri, non conoscono la Gigia… Chi è la Gigia???
Facciamo un passo indietro: era un aprile di qualche anno fa, invito a cena una mia cara amica per una pizza e lei mi porta questo scricciolo di pallina di acqua e farina e mi dice: “Ecco, questo è un lievito, prova a entrare nel gruppo facebook tal dei tali e vedi se la cosa può interessarti…”
Apriti cielo… fu amore a prima vista!!!! E non vi sto a dire l’adrenalina quando sfornai il mio primo pane cafone e le mie prime brioche: ero talmente ‘contentona’ che davvero non potevo credere di avere tra le mani la possibilità di divertirmi facendo queste cose.
Entrando nel gruppo la mia risaputa timidezza mi ha inizialmente un po’ bloccata… phuahuahuahuaaaaaaaaa…. mica vero!!!! Sono infatti stata da subito una scassamaracas di prima categoria, con mille domande sotto ad ogni post, e tra esse tipo due intelligenti e il resto cavolate, la mia ossessione erano soprattutto le tempistiche degli impasti… insomma ero una matta, una matta felice.
Capiamoci, non che per me sia stato facile incastrare tutto, pero’ col tempo (e dandomi una calmata ihihihihihihih) ho imparato a conoscere la mia Gigia e a lavorarci con amore e per amore della mia famiglia, degli amici e perché no, della mia persona: piccole produzioni, un po’ di compleanni, tante ricette diverse fino a provare l’adrenalina, con la faccia schiantata sul vetro alle tre di notte, di veder crescere il tuo panettone o il tuo pandoro.
Ah, comunque mica l’ho detto chi è la Gigia… La Gigia è il mio adorato lievito madre. E il gruppo??? Ma naturalmente il gruppo della Pasta Madre, dove ho conosciuto virtualmente, ma poi spesso anche nella vita reale, persone meravigliose, il luogo dove ho passato serate a ridere e scherzare e dove ho imparato quello che so da gente che veramente sa quello che sta facendo, non come me che faccio ‘manuelate’ con tempi ‘manueloidi’… insomma, per non nominare qualcuno, non nomino nessuno, ma ringrazio tutti e tutte.
Continuate così… continuiamo così… 
Love everybody

Emanuela Farci