Happy WBD2015!
Come ogni anno oggi, 16 ottobre, si festeggia il World Bread Day
Buon pane a tutti!!!
Qui, tanto per cambiare, ci deliziamo con ottime Stecche senza impasto 😉
Come ogni anno oggi, 16 ottobre, si festeggia il World Bread Day
Buon pane a tutti!!!
Qui, tanto per cambiare, ci deliziamo con ottime Stecche senza impasto 😉
In questa estate caldissima in cui Caronte non ci da tregua, si suda da fermi e si dorme senza lenzuola, noi vorremmo proprio che ci faceste una COPERTINA!
Ma non di lana!!!!
E fu così che all’improvviso si innalzò un coro…
Non voglio mica la lunaaaaaaa, voglio soltanto la tazzaaaaaaaa (che ovviamente è quella con il logo del gruppo)
Ecco il vincitore, anzi la vincitrice del contest #IlCaldoMiDaAllaTazza nel video con l’estrazione
E’ un po’ che manchiamo dal Blog (e latitiamo sul Gruppo) perché al solito l’arrivo dell’estate si è tradotto in impegni familiari potenziati (coi figlia a casa da scuola) e anche in meritate vacanze, ma eccoci tornare in gran spolvero con un contest che vuol premiare chi, nonostante le temperature tropicali, continua ad impastare con noi.
IL CALDO CI DA ALLA TAZZA… ebbene sì, non è un errore di digitazione, avete capito benissimo… il nuovo contest si chiama proprio così.
Ecco un post di speranza per chi osserva con sconforto paste madri che dopo qualche ora dal rinfresco sono ancora immobili o per chi nota con disappunto che queste stesse paste madri, dopo essere lievitate come palloni, si sgonfiano e danno in acido…
E’ TUTTO REGOLARE!!!! NON FATEVI PRENDERE DAL PANICO!!!
Mica ci siamo scordate dell’appuntamento settimanale con la Rubrica Io la Pasta Madre e Voi, ma ultimamente, chi per un motivo e chi per un altro (UNO in particolare è il motivo più bello che possa esistere…), noi admin siamo state presissime da un sacco di impegni extragruppo. Chiediamo venia e cerchiamo di rimediare offrendovi la piacevole lettura dei temi di Gabriella G., Paola B. e Ilenia T.
La vita riserva sorprese inaspettate e una di queste è stata per me la pasta madre.
Essa era un mondo per me lontanissimo fino a quando un bel giorno di tre anni fa confido ad un’amica il grosso problema di allergie che avevo appena scoperto di avere. Come avevo avuto i risultati delle analisi il mio mondo era cambiato e mi ero ritrovata catapultata in una realtà che pochi mi avrebbero invidiato, ma come ho sempre fatto anche in passato mi ero rimboccata le maniche e avevo iniziato a cercare il modo di mangiare, anche se mi era stato tolto quasi tutto. In quel quasi c’era però la pasta madre ed essa è stata la svolta che mi ha dato lo stimolo e la voglia di andare avanti e ricominciare.
In montagna incontro l’angelo custode che con tanto amore me la dona: la battezzo come se fosse un figlio, la controllo con cura e la amo da morire, vederla crescere mi crea un grande entusiasmo e addirittura le prime sfornate mi emozionano e mi coinvolgono a tal punto da cambiare totalmente la mia quotidianità.
Per una persona normale sarebbe stata solo un’avventura, ma per me fu la svolta. Elisa Lelli, la mia amica, mi disse al momento della consegna: “So che sarai in grado di gestirla con destrezza e facilità, quindi va e cerca di ricominciare a vivere con serenità.” Seguire le sue parole non è stato facile ma… ci sono riuscita!!!
Per nottate intere ho letto ricette e storie di persone che, chi per salute e chi per curiosità, come me avevano scelto questo stile di vita. La pasta madre unisce, crea una sana dipendenza, aiuta a socializzare…e tutto questo mi rende davvero felice.
Sono entrata nel gruppo della Pasta Madre per merito di Elisa, lì mi si è aperto un mondo e ho conosciuto gente ️️unica, gente disposta sempre a darti una mano, gente che usa il suo sapere per condividerlo con gli altri, insomma un gruppo con l’aspetto di una grande famiglia.
Non finirò mai di ringraziare la mia amica e tutte le persone del gruppo che mi hanno aiutato ad uscire dal tunnel e a vedere un bel futuro fatto di mani in pasta e alimenti sani… a tutti voi giunga il mio grazie speciale, un ️grazie pieno di emozioni. Ciò che vi auguro è che il futuro possa riservare a tutti voi tanta gioia e felicità accompagnata dalle grosse soddisfazioni derivanti dalla vostra amica pm!!!
Ilenia Tinti
‘Pasta madre’… fino a qualche anno fa era per me solo un termine che avevo sì sentito nominare, ma che non avevo ben chiaro cosa fosse.
Poi un giorno, andando a trovare un’amica, vidi che sfornava un pane, che allora era per me bellissimo, se non altro perché fatto in casa (io avevo sempre pensato che i forni di casa non fossero indicati per fare il pane) e perché inondava la casa di un meraviglioso profumo. Ripensandoci ora era in realtà un po’ stile “mattoncino”, ma al tempo lo trovai fantastico.
Così iniziai a chiedere informazioni: “Fatto con lievito madre” mi disse e rispose alle innumerevoli mie domande con quelle poche informazioni che aveva.
All’incontro successivo mi feci così portare un barattolino di questa ‘creatura’ di cui ero decisa a prendermi cura per ottenere da lei il meglio possibile, ed ebbi dalla mia amica anche una ricetta di un unico tipo di pane (che riconobbi poi come le stecche senza impasto), che era l’unico che faceva.
Iniziò così la mia avventura con l’arte bianca, la pasta madre, le farine.
Per qualche tempo mi accontentai di eseguire esattamente le istruzioni fornite con risultati molto simili al pane che avevo assaggiato da lei: profumato, genuino ma… un po’ pesantuccio! Ed allora iniziai le ricerche sul web. Digitai “lievito madre, lievito naturale, pasta acida e poi … pasta madre” ed ecco tra le altre cose comparve la pagina fb “La Pasta Madre”. Era allora un gruppo di circa 3000 persone… e mi sembrava già enorme!!
Come credo tutti, all’inizio mi limitai a leggere le domande, le risposte e le cose interessanti scritte dagli altri, facendo tesoro di tutto quello che poteva essermi utile. Poi piano piano, iniziai a chiedere io stessa in modo da avere più informazioni possibili. Grazie al gruppo iniziò a crescere la mia conoscenza in materia, ma soprattutto crebbe la mia passione e voglia di imparare. Sempre tramite il gruppo iniziai a frequentare corsi con i migliori maestri italiani di arte bianca (Flaborea, Rocchi, Marinato, Zaghini, Vitali).
Ora non mi reputo certamente un’esperta, anzi, più frequento corsi e più ho voglia di frequentarne, però i prodotti che sforno mi danno una soddisfazione immensa… Pizze, focacce, brioche sfogliate, panettoni e grandi lievitati in genere, grissini e pane di varie forme ormai fanno sì che, salvo rare eccezioni, io non riesca più ad apprezzare quello che trovo in giro nei vari ristoranti o pizzerie. E che differenza tra i panini di adesso e quel mattoncino che sfornavo anni fa, che pur mi dava analoga soddisfazione!!!!
Paola Boella
Ciao, io mi chiamo Cleto e sono un lievito abbastanza giovane.
La mia mamma Gabriella mi ha fatto nascere in aprile dello scorso anno, tra poco sarà il mio primo compleanno e io non vedo l’ora di scoprire come mi festeggerà!
Mi ha raccontato che a lei piace tanto cucinare e che trova sempre tante idee in un posto che chiama “la rete”. Qui ha incontrato tante persone con le sue stesse passioni e una di queste amiche le ha parlato di un gruppo dove tutti fanno pane, dolci e tante altre cose buone senza usare quelle bustine che lei usava sempre, ma un lievito speciale, che nasce mescolando un pochino di farina e un pochino d’acqua e basta.
La mia mamma ha bussato a quel gruppo e subitissimo la hanno accolta e le hanno spalancato le porte di un mondo che non conosceva. Ha iniziato subito a vedere che i tanti nuovi amici facevano cose bellissime e buonissime e che qualcuno era anche disposto a regalare un pezzettino della sua pasta.
“Quasi quasi vedo se c’è qualcuno qui vicino…” si è detta, ma poi ha iniziato a farsi strada dentro di sé l’idea di far tutto da sola: un zic di farina buona buona, un altro zic di acqua e via, si comincia!
Pian piano, giorno dopo giorno mi dava un po’ di pappa ed io crescevo, prima sembravo un pigrone, ma poi d’un tratto sono come esploso e lei mi ha dato il suo benvenuto trasformandomi in fragranti grissini! Quel giorno la mia mamma ha fatto un segno sul calendario perché ero finalmente diventato il suo LIEVITO MADRE, ma… come doveva chiamarmi? Lievito e basta? No, non le piaceva affatto. E allora via con una lista di nomignoli che… solo il pensiero che avrei potuto essere chiamato così…. brrrrrrrrrr!!! E poi l’idea è arrivata: è tornata a guardare il calendario, proprio lì dove aveva messo quel segno e ha letto: 26 aprile S. Cleto……”CLETO!, ecco lo chiamerò così, dopotutto non è così male, no?” E da allora via con tante belle ricettine, prima semplici semplici e poi sempre più difficili, perché alla mia mamma piace tantissimo sperimentare tante cose buone e sempre nuove…
Per Natale son diventato tanti panettoni che la mia mamma ha regalato alle sue amiche e qualche giorno fa mi ha messo pure nelle sue prime colombe! Ero davvero bello, peccato che sono stato divorato troppo in fretta!
Lei dice che tutte le ricette per trasformarmi le trova soprattutto in un posto chiamato “il lievitario” che le “boss” del suo gruppo preferito hanno creato apposta per aiutare tutti gli amici a trovare tante belle e buone idee per mettere sempre le mani in pasta.
La mia mamma mi ha anche detto di essere tanto orgogliosa di aver dato una mano qualche tempo fa a correggere qualche piccola imperfezione di questo “lievitario”. Mi ha raccontato che queste sue amiche hanno anche avuto qualche problemino, che qualche cattivone ha creato scompiglio, ma che loro ne sono uscite più forti e più unite di prima. Hanno sì dovuto cambiare casa e nome al gruppo, ma in più di diecimila le hanno già seguite! Cavoli, ma ci pensate? Diecimila mamme (e papà) con diecimila paste madri, lieviti, licoli,… Tutti insieme siamo una vera forza! Adesso vi saluto! Io e la mia mamma dobbiamo metterci all’opera, …per domani devo diventare del pane fragrante e profumato!
Gabriella Galli
La premessa è che panificare con pasta madre NON rende obbligatorio l’acquisto di un’impastatrice e se ci dedichiamo a pane, pizza e focacce possiamo benissimo impastare a mano e farlo con soddisfazione.
Non possiamo però negare che una impastatrice possa rivelarsi decisamente utile per RISPARMIARE TEMPO e AVERE UNA MAGGIORE EFFICACIA IN FASE DI IMPASTO. Se poi la nostra intenzione è di lanciarci in preparazioni più complesse e soprattutto sperimentare GRANDI LIEVITATI (panettone, pandoro, colomba pasquale) direi che essa non sia soltanto utile, ma anche praticamente obbligatoria per l’ottenimento di risultati di un certo livello, anche se ci sono impavidi che, con imprese che hanno dell’eroico, non rinunciano neppure in questo caso ad utilizzare le proprie mani.
Sono dunque molte le persone che ogni giorno ci chiedono consigli per acquistare una impastatrice e questo mio post cercherà di aiutarle, anche se come è ovvio non potrà dare né una visione esaustiva né del tutto obiettiva della questione.